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Freeroll, una strategia per massimizzare i profitti

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INTRODUZIONE

I freeroll sono tornei ad iscrizione gratuita, messi a disposizioni dalle poker rooms per “iniziare” i nuovi giocatori, e successivamente invogliarli a depositare in modo da ricavarne un guadagno come raked in seguito. Il montepremi è di solito basso (in media 200$.. con punte però anche di 1.000-5.000$) e sono disdegnati dagli “eletti del dio poker” perché poco remunerativi, e frequentati da giocatori di bassissimo livello.

Obiezioni:
“Il montepremi è basso”

Beh, però sono gratis. E’ come rifiutare una fetta di torta regalata dicendo: no grazie la voglio intera

“Ci si perde ore ed ore”

Vero.. alcuni freeroll durano anche 3 ore..in media sono sulle 2 ore, però non bisogna mica star sempre lì a giocare…potete lavorare, studiare, guardare la tv..(mi sembra la pubblicità dei vibromassaggiatori..). A me capita di abbandonare un freeroll anche per mezz’ora in sit out, e poi riprenderlo tranquillamente. E poi soprattutto, potete fare più freeroll insieme. Mettiamo che ne fate 5 contemporanei.. beh.. in pratica alla fin fine è come se durassero 40 minuti.

“Ci trovi giocatori scarsi e che si buttano con niente”

Ottimo! Il livello è bassissimo, quindi è davvero facile vincere, e imparate alcune tecniche (è un tipo di gioco totalmente diverso dal sit and go a pagamento, o dai cash) il rischio di perdere causa sfortuna si riducono di molto.

Poi, certo, se siete supercampioni con un gran bankroll, e vi potete permettere il 1.000.000 guarantited.. beh.. allora che ci state a fare qui?? Andatevene a Las Vegas!

Chiudo questo capitolo spiegandovi la vera motivazione per cui vi consiglio i freeroll:

Innanzitutto, è lampante, se siete esordienti assoluti servono per impratichirvi con le regole base, apprendere le primissime rudimentali tecniche e metterle in pratica (anche se nei freeroll non funzionanoJ), e soprattutto aprirvi la mente al calcolo delle odds, che in futuro dovrà apparirvi automatico. Perciò, andate tranquilli, perdete perdete perdete.. che vi frega!

Altra cosa importante è che i freeroll sono una “Fucina di bad beat”…le darete, e le prenderete, a valanga! Saper controllare le emozioni dopo certe batoste, saper evitare il FULL TILT dopo che la sfiga è apparsa sul river, vi permetterà in futuro sia di essere sempre dei Signori al tavolo, sia di evitare di perdere nelle mani successive il triplo che avete perso nella bad beat.

STRATEGIA PER AFFRONTARE UN FREEROLL

Iniziamo a dividere i freeroll in tre categorie:

  • iscrizione libera, n.persone > 1000
  • iscrizione protetta, n. persone > 500
  • iscrizione protetta, n. persone <<< 500

Ognuna di queste categorie necessita di uno stile di gioco differente, e sarebbe da stupidi non adattarsi.

Oggi vi descrivo la mia esperienza per quel che riguarda la prima categoria

Sono i classici tornei “battaglia all-in mortale”, ad es. quelli orgnaizzati giornaliermente su purple lounge.
6-7000 giocatori, percentuale di sit-out elevata (intorno al 30%), percentuale di gente che non se ne frega nulla e partecipa
perchè non ha niente da fare elevata (intorno al 40%). Il resto è gente che gioca ma sa che non arriverà mai a finirlo, visto
che ci vorranno come minimo 3 ore,o meglio, continuerà so se avrà uno stack elevatissimo (quindi saranno loose aggressive al massimo!)
Quindi in pratica su 7.000 persone, ci saranno 200 “professionisti del freeroll” e il resto sono chips vaganti per i tavoli.

Prime 5 mani: fase degli all in pazzi

Se iniziate bene queste mani, la strada sarà notevolmente spianata. E’ l’unica fase del torneo dove dovete aver fortuna:
C’è almeno un all in ogni mano.
Consigli:

  • All in singolo (foldano tutti): chiamate con Ax, qualunque coppia, due figure, e fino al 7-8 suited
  • all in multiplo (uno o più hanno già chiamato): chiamate con >a10, qualunque coppia, due figure.
  • Se avete < a10, All in senza pensarci.

Nel giro di dieci mani dovete avere almeno 3-5000.
Se perdete.. AMEN!! Giocando chiusi, dopo poche mani vi troverete a combattere con giocatori con uno stack dieci volte il
vostro, e lo sapete, al poker le chips contano più delle carte.

Seconda fase: siete chip leader o quasi al vostro tavolo, i bui sono bassissimi rspetto al vostro stack. andatevi a vedere i flop
“sfiziosi”. Rubare bui in questa fase è un rischio inutile.
In quesa fase gli all in preflop sono pochi, aumentano invece gli all in al flop, e in genere durante la mano.
In questa fase i rilanci e le chiamate sono “sovradimensionati” rispetto al punto, ovvero con la top pair la gente va all in.
Quindi non spaventatevi di forti rilanci, se avete il punto andateli a vedere, ma non cercate MAI il bluff, e se non avete
il punto passate: E SORD NUN S JETTAN, A’TEXAN (Alla texana, non si devono mai regalare i soldi!).
Sporadicamente ci sarà qualche all in preflop di gente che deve andar via, oppure che vuole raddoppiare rapidamente lo stack:
Dovete essere abili da capire se hanno il punto o si buttano a kamikaze. In ogni caso avreste dovuto accumulare uno stack
tale da “ammortizzare” errori e colpi di sfortuna.

Terza fase
Il tasso di diminuizione delle persone cala, e i bui salgono. I primi premi “di consolazione” iniziano ad avvicinarsi, e i
pesciolini iniziano a giocare chiusissimi,pensando:”sono passate due ore, ora non volgio perdere, voglio la soddisfazione di andare a premi!”

Questo è il momento buono per i bluff e i semi bluff… i bui sono sostanziosi, e spavalderia è diminuita.
Voi, se avete seguito i miei consigli, e le carte vi ahnno aiutato, DOVETE FARE I PADRONI AL TAVOLO!
Consiglio:

  • se non avete carte ottime, Il segreto è questo: combattete coi pesci piccoli, non sfidate i pari stack!
  • non gettate soldi per vedere flop “sfiziosi”… si gioca di raise, le vostre carte non gliele dovete proprio far vedere!

Quarta fase (obiettivo tavolo finale)
In questa fase si è già a premi, e si distinguono due periodi, che si ripetono ciclicamente, fino al raggiungimento del tavolo finale:
1) Quando devono uscire ancora pochi giocatori per il premio successivo: i pescetti sono chiusi, e vanno all in solo col punto: se non avete il punto
vedete, sennò rubate solo i bui
2) subito dopo, arrivati al traguardo,gli short stack si buttano con niente in mano, consci di dovere raddoppiare lo stack per arrivare al traguardo successivo:
qui se avete qualcosa in mano andateli a vedere, ma siate sicuri di combattere sempre 1vs1 e senza highstaker contro.

Quinta fase (tavolo finale)
Qui valgono tutte le regole dei sit and go, tranne per il fatto che gl stakes sono molto variabili, e i bui sono scandalosamente
alti. quindi siete in dieci, ma è come se fosse un HU, il river lo si vede raramente!

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