Il problema dei nuovi giocatori che si affacciano in questo mondo è proprio la gestione delle proprie risorse da investire nel gioco. Molti se non quasi tutti iniziano a giocare con cifre che in caso di sconfitta vanno a influire e non poco sul loro portafoglio. Questo è dovuto a un’idea di base completamente errata. Infatti, il loro pensiero è: “più investo più posso vincere” ma i periodi negativi capitano a tutti e se ci si incappa proprio in questo investimento??? Nel poker, soprattutto online, si ha la possibilità di scalare velocemente limiti sempre più alti e a parte casi rari un investimento maggiore e spesso controproducente se si gioca fuori bankroll. La gestione del bankroll consente di conoscere quali perdite ci si può permettere a quali livelli di buy-in.
Innanzi tutto l’idea di base è che il deposito su una poker room o in un qualsiasi torneo live, risulta essere un vero e proprio investimento su noi stessi, e tocca proprio a noi farlo fruttare al meglio.
Come nella vita in generale, anche nel poker è impossibile vincere sempre e bisogna mettere in preventivo anche periodi no con relative perdite. Per subire meno il colpo di questi momenti no bisogna assolutamente giocare in bankroll, cioè gestire i soldi da noi utilizzati nel gioco investendoli poco alla volta così che le perdite possano risultare ininfluenti qualora avvenissero.
Questo permette di capire anche quando è il momento di retrocedere a livello di buy-in o di passare al livello successivo, si ritiene infatti che l’andamento medio nella carriera di un pokerista sia 2 passi avanti e uno indietro.
Per gestire i propri soldi bisognerebbe attenersi a due regole differenti:una per il cash game e l’altra per i tornei.
Per quel che riguarda il cash game si parla della regola dei 30 buy-in, cioè si avanza di limite quando si possiedono almeno 30 buy-in del limite successivo e allo stesso modo si retrocede di limite quando si possiedono meno di 30 buy-in del limite al quale si sta giocando.
Per i tornei si utilizza invece la regola del 2 percento, che consiste appunto nel non investire più del due per cento del proprio bankroll nel singolo evento. In questo caso bisogna quindi possedere 50 buy-in per salire di livello, mentre se ne si possiede meno del livello al quale stiamo giocando bisogna tornare al livello precedente. In questa regola però bisogna escludere il rake che è quella somma che va direttamente al gestore dell’evento. Esempio: in un torneo in cui l’entrata è di $5,50 ,
$0,50 è il rake che non va preso in considerazione nella gestione del bankroll.
Concludendo per far strada in questo mondo oltre che al talento e all’abilità serve essere anche un buon dirigente di se stessi, ciò permette di poter scalare velocemente i diversi livelli di gioco in pochi anni, mentre il contrario porta nella quasi totalità dei casi a una veloce conclusione di carriera.