Eccomi qui di ritorno da Sanremo. Ho partecipato all’EPT, eliminato all’ultimo livello del primo giorno. Con bui 400-800 ero rimasto con 11K e ho spillato 10-10 dal big blind. Il cut off aveva fatto raise a 2.400 e ho deciso per un all in. L’avversario ha pensato a lungo (aveva davanti circa 40K) e poi ha chiamato con A-J. Il flop con A-Q-J non mi ha sorriso. Niente 10 e niente K a turn e river e il mio torneo e’ finito.
Forse andare all in non era la migliore mossa. Un call e vedere il flop mi avrebbe consentito un semplice fold ed avere un altro all in (a brevissimo) da tentare.
Ma tant’è, non è che possa portarmi molto rammarichi.
A distanza di tempo posso analizzare meglio il torneo. Faccio due considerazioni oggettive e una valutazione finale del mio torneo.
Avrò giocato 300 mani. Una sola volta ho avuto A-K, raise pre flop, un call da chi aveva A-10 e flop con A-10-x. E sono sceso subito da 10K a 6,5K.
Neanche una volta A-A. Neanche una volta K-K. Neanche una volta Q-Q. Una volta J-J, ho ricevuto due call, un asso a terra al flop, un bet, un call e ho velocemente foldato. Una sola volta 10-10 ed è stata anche l’ultima mano.
In compenso ho trovato quattro volte 6-6, tre volte ho visto il flop e non settato niente, la quarta, esasperato volevo andare all in e meno male che ho foldato perché chi aveva fatto raise aveva A-A.
Come ho giocato? Se il mio trainer fosse Trapattoni, mi avrebbe fatto i complimenti per il catenaccio! Ho giocato praticamente short tutto il torneo: dotazione iniziale, non ho mai avuto più di 7.500 fino a 10 minuti dalla fine e massimo di tutto il torneo ho avuto 10.800. Rocco, il mitico paron, poi sarebbe stato orgoglioso di questo vecchio catenaccio. Ma così i tornei non si vincono. Ma avere al tavolo 5-6.000 chips quando al tavolo hai giocatori aggressivi come TonyG (quello ricco e famoso, il lituan-australiano), il vincitore di un recente Ept ed un altro paio di giocatori aggressivi tutti con uno stake di 3-4 volte superiore non permette di fare voli pindarici o di giocare un “poker creativo”.
Sono stato sfortunato visto le carte che ho visto, o meglio non visto? No. Certo se mi fosse capitato un comodo double up con A-A o K-K mi avrebbe fatto comodo, ma magari beccavo una bad beat e venivo eliminato.
La verità e’ un’altra (può non piacermi, ma è questa). Non sono un fuoriclasse del poker. Non sono un Cristiano Ronaldo o un Roberto Baggio, ma non sono neanche un mediano di classe, come Rino Gattuso o di alto livello come Zanetti (lo juventino o l’interista scegliete voi). Credo che la mia collocazione sia quella di un onesto pedatore, onesto gregario di una squadra onesta come il Cagliari o l’Atalanta, abituato a fare la spola tra panchina e campo, e tra serie A e B (io, non la squadra – non voglio gufare Atalanta e Cagliari!). Il che non significa che non possa divertirmi o avere le mie soddisfazioni. E magari anche avere una giornata di gloria. Posso partecipare al Campionato, posso divertirmi, essere talvolta competitivo, ma se voglio avere la giornata di gloria devo anche trovare la giornata in cui va tutto giusto (un gol come quello di Cassani alla Juve lui probabilmente non lo rifarà mai piu’, invece è sicuramente nelle corde di uno dei tanti fuoriclasse che giocano in serie A), nulla storto e anche un pizzico di fortuna dalla parte mia.
Questo per quanto riguarda il mio livello nei tornei. Nel cash mi sento un pizzico piu’ forte, e quando sono stato al tavolo con campioni veri (con braccialetti e/o titolati) ci sono stato tranquillamente e anche con ottimi risutati.
Quanto a tutto il contorno di Sanremo, ho promesso un articolo sul prossimo numero Poker Sportivo e quindi non posso anticiparlo ora.
Vi posso dire solo che al tavolo del torneo ho avuto TonyG, alla tavola imbandita Antonio Esfandiari, e al tavolo cash Max Pescatori, Isaia, Simone Rossi e Lagana’. Insomma dei tavolini belli tosti……………..
Ora dopo aver perso un heads up da 2,2 con A-9 (io) e A-8 (lui) e board 9-8-4 con all in chiamato dall’avversario, stacco completamente la spina fino a lunedì. Da martedì tornei a Nova Gorica e questo week end un paio di giornate al golf per ricaricare le pile e trovare il giusto “timing” nel restare concentrati.
A presto
tonyg