Sono esposte le regole del poker Draw con mazzo ridotto, chiamato anche poker all’italiana o alla francese, variante tipicamente utilizzata nel gioco cash e rappresentativa del poker giocato in Italia fino all’esplosione del Texas Hold’em degli anni 2000 e di cui potete leggere in maniera approfondita nel libro poker gratis.
Il gioco si svolge con un numero variabile di giocatori ( minimo 2). In base al numero dei giocatori si costruisce il mazzo:
2 giocatori: 24 carte (9-10-J-Q-K-A)
3 giocatori: 28 carte (8-9-10-J-Q-K-A)
4 giocatori: 32 carte (7-8-9-10-J-Q-K-A)
5 giocatori: 36 carte (6-7-8-9-10-J-Q-K-A)
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E così via fino ad un massimo di 10 giocatori (mazzo di 52 carte di cui 50 distribuite in prima battuta).
Il “golden number” è generalmente considerato quello composto da 4 giocatori. Si può giocare in 5 o in 6.
In questo secondo caso un giocatore fa, a turno, il dealer e riposa per quel turno. Riguardo al dealer non ci sono regole precise. Solitamente viene fatto a turno dai giocatori girando in senso orario. In alternativa ci si può avvalere di un dealer soprattutto se si gioca con sconosciuti o in tavoli molto “importanti”.
Il gioco consiste nel dare 5 carte coperte ad ogni giocatore. Usualmente la distribuzione delle carte avviene una per volta seguendo un andamento orario dopo che il giocatore alla destra del dealer ha tagliato il mazzo. Se il giocatore non taglia ma “bussa” le carte possono essere date in vari modi a discrezione del dealer (tutte insieme, a gruppi, in sequenze crescenti o decrescenti).
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Dopo la distribuzione delle prime 5 carte i giocatori hanno facoltà di cambiare fino a 4 carte. Quindi, in 5 giocatori, con un mazzo di 36 carte, dopo la prima distribuzione ne restano 11. Se tutti i giocatori cambiassero 3 carte occorrerebbe ogni volta mescolare il mazzo degli scarti per reperire le carte necessarie. Con 4 giocatori questo è improbabile e non avviene mai con 3 o 2 giocatori. Per questo, anche se il numero di giocatori può teoricamente arrivare a 10, si preferisce non superare i 5 giocatori. Molte delle regole del gioco sono largamente dipendenti da convenzioni stabilite dai giocatori.
La cassa: si stabilisce una cassa e si acquistano le fiches che avranno vari tagli in base al tavolo. Se un giocatore finisce le fiches o è eliminato o può acquistare una seconda cassa.
A differenza del Poker alla Texana in questo gioco non esiste normalmente il raddoppio della posta cosicché è possibile giocare molto tempo con relativamente poco impegno economico. In questo gioco lo scopo non è eliminare gli avversari ma vincere più denaro possibile. Solitamente il gioco dura un certo tempo prestabilito. Allo scadere del tempo si fa un numero di “giri fissi” dopodichè si termina e si contano le fiches. Il giro fisso presuppone che, in caso di mancata apertura, la mano non scorra.
Più raramente si gioca fino alla eliminazione di tutti o di una parte dei giocatori. In questo caso il rebuy di fiches è limitato. Si possono utilizzare vari tipi di carte. Generalmente si preferiscono carte coi simboli molto vicini al bordo in modo da poterle vedere senza aprirle molto. Non c’è comunque una regola in questo.
Carte sempre nuove per evitare la possibilità che siano segnate o riconoscibili per usura.
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INIZIO DEL GIOCO:
il mazzo viene steso sul tavolo e ogni giocatore pesca una carta. Quello con la carta più alta fa il cartaio (posizione di vantaggio perché ultimo a parlare). La gerarchia è in modo crescente 2-3-4-5-6-7-8-9-10-J-Q-K-A per le carte e C-Q-F-P per i semi.
Posta Iniziale: ci sono varie possibilità
1 il dealer mette una posta e gli altri niente.
- il dealer mette una posta e gli altri la metà (più comune)
- il dealer e gli altri giocatori mettono la stessa posta
Le fiches messe in gioco costituiscono il PIATTO. A questo punto o il giocatore a sinistra del dealer fa il buio: l’intero importo del piatto che può essere contrato e surcontrato dagli altri 2 giocatori (controbuio e over) e eventualmente coperto subito in modo da non dover parlare per primo. In questo caso il piatto viene giocato per definizione, non occorre apertura e si può rilanciare in base agli accordi presi al tavolo.
Altrimenti si va alla apertura: per aprire un piatto normale è sufficiente una coppia “vestita” o un punto superiore alla coppia. Si può aprire anche con 4/5 di colore se messi in scala. Se nessuno apre si passa la mano lasciando le fiches sul tavolo e aggiungendo quelle consuete.
La seconda apertura richiede almeno una coppia di Q, la terza e le successive almeno una coppia di K. L’apertura solitamente non può superare la somma di tutte le fiches presenti sul tavolo. Il rilancio può essere libero oppure convenzionalmente limitato ad una cifra prestabilita o al piatto o a suoi multipli. Questo vale anche per il buio.
Chi copre il buio può farlo rilanciando o meno. Anche in questo caso di solito il rilancio non supera l’ammontare del piatto. I giocatori hanno facoltà di giocare o di passare in qualunque fase del gioco. Stabilito quanti giocatori partecipano al piatto si può procedere al cambio delle carte che il dealer effettua a partire dal giocatore alla sua sinistra. Si possono cambiare da 0 (servito) a 4 delle iniziali 5 carte.
Gli scarti restano sul tavolo, coperti, davanti al giocatore che li ha effettuati. Nel caso che le carte del mazo non siano sufficienti per soddisfare tutte le richieste di cambio, il dealer mescola gli scarti dei giocatori già serviti e distribuisce ai rimanenti le carte richieste. Ovviamente non vengono mescolati gli scarti del giocatore che deve essere ancora servito.
Dopo il cambio delle carte il giocatore che ha aperto o quello che ha coperto il buio o il controbuio o l’over parla. Può:
rilanciare fino ad un massimo del piatto o in modo diverso in base agli accordi
fare PAROL (si rigioca il piatto lasciando tutto e si apre dell’intero importo almeno con coppia di K o 4/5 di colore in scala)
fare CHEAP (si mettono giù le carte e chi ha il punto più alto vince)
Ovviamente queste sono proposte che gli altri giocatori possono non accettare passando ad esempio da PAROLA a CHEAP o rilanciando anche su un iniziale rilancio. Ognuno, poi, decide se aderire al gioco o passare in qualunque momento del gioco.
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Scritto da Antonio
La variante di poker italiana: come si gioca
regole-poker_italiana.jpgSono esposte le regole del poker Draw con mazzo ridotto, chiamato anche poker all’italiana o alla francese, variante tipicamente utilizzata nel gioco cash e rappresentativa del poker giocato in Italia fino all’esplosione del Texas Hold’em degli anni 2000 e di cui potete leggere in maniera approfondita nel libro poker gratis.
Il gioco si svolge con un numero variabile di giocatori ( minimo 2). In base al numero dei giocatori si costruisce il mazzo:
2 giocatori: 24 carte (9-10-J-Q-K-A)
3 giocatori: 28 carte (8-9-10-J-Q-K-A)
4 giocatori: 32 carte (7-8-9-10-J-Q-K-A)
5 giocatori: 36 carte (6-7-8-9-10-J-Q-K-A)
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E così via fino ad un massimo di 10 giocatori (mazzo di 52 carte di cui 50 distribuite in prima battuta).
Il “golden number” è generalmente considerato quello composto da 4 giocatori. Si può giocare in 5 o in 6.
In questo secondo caso un giocatore fa, a turno, il dealer e riposa per quel turno. Riguardo al dealer non ci sono regole precise. Solitamente viene fatto a turno dai giocatori girando in senso orario. In alternativa ci si può avvalere di un dealer soprattutto se si gioca con sconosciuti o in tavoli molto “importanti”.
Il gioco consiste nel dare 5 carte coperte ad ogni giocatore. Usualmente la distribuzione delle carte avviene una per volta seguendo un andamento orario dopo che il giocatore alla destra del dealer ha tagliato il mazzo. Se il giocatore non taglia ma “bussa” le carte possono essere date in vari modi a discrezione del dealer (tutte insieme, a gruppi, in sequenze crescenti o decrescenti).
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Dopo la distribuzione delle prime 5 carte i giocatori hanno facoltà di cambiare fino a 4 carte. Quindi, in 5 giocatori, con un mazzo di 36 carte, dopo la prima distribuzione ne restano 11. Se tutti i giocatori cambiassero 3 carte occorrerebbe ogni volta mescolare il mazzo degli scarti per reperire le carte necessarie. Con 4 giocatori questo è improbabile e non avviene mai con 3 o 2 giocatori. Per questo, anche se il numero di giocatori può teoricamente arrivare a 10, si preferisce non superare i 5 giocatori. Molte delle regole del gioco sono largamente dipendenti da convenzioni stabilite dai giocatori.
La cassa: si stabilisce una cassa e si acquistano le fiches che avranno vari tagli in base al tavolo. Se un giocatore finisce le fiches o è eliminato o può acquistare una seconda cassa.
A differenza del Poker alla Texana in questo gioco non esiste normalmente il raddoppio della posta cosicché è possibile giocare molto tempo con relativamente poco impegno economico. In questo gioco lo scopo non è eliminare gli avversari ma vincere più denaro possibile. Solitamente il gioco dura un certo tempo prestabilito. Allo scadere del tempo si fa un numero di “giri fissi” dopodichè si termina e si contano le fiches. Il giro fisso presuppone che, in caso di mancata apertura, la mano non scorra.
Più raramente si gioca fino alla eliminazione di tutti o di una parte dei giocatori. In questo caso il rebuy di fiches è limitato. Si possono utilizzare vari tipi di carte. Generalmente si preferiscono carte coi simboli molto vicini al bordo in modo da poterle vedere senza aprirle molto. Non c’è comunque una regola in questo.
Carte sempre nuove per evitare la possibilità che siano segnate o riconoscibili per usura.
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INIZIO DEL GIOCO:
il mazzo viene steso sul tavolo e ogni giocatore pesca una carta. Quello con la carta più alta fa il cartaio (posizione di vantaggio perché ultimo a parlare). La gerarchia è in modo crescente 2-3-4-5-6-7-8-9-10-J-Q-K-A per le carte e C-Q-F-P per i semi.
Posta Iniziale: ci sono varie possibilità
1 il dealer mette una posta e gli altri niente.
- il dealer mette una posta e gli altri la metà (più comune)
- il dealer e gli altri giocatori mettono la stessa posta
Le fiches messe in gioco costituiscono il PIATTO. A questo punto o il giocatore a sinistra del dealer fa il buio: l’intero importo del piatto che può essere contrato e surcontrato dagli altri 2 giocatori (controbuio e over) e eventualmente coperto subito in modo da non dover parlare per primo. In questo caso il piatto viene giocato per definizione, non occorre apertura e si può rilanciare in base agli accordi presi al tavolo.
Altrimenti si va alla apertura: per aprire un piatto normale è sufficiente una coppia “vestita” o un punto superiore alla coppia. Si può aprire anche con 4/5 di colore se messi in scala. Se nessuno apre si passa la mano lasciando le fiches sul tavolo e aggiungendo quelle consuete.
La seconda apertura richiede almeno una coppia di Q, la terza e le successive almeno una coppia di K. L’apertura solitamente non può superare la somma di tutte le fiches presenti sul tavolo. Il rilancio può essere libero oppure convenzionalmente limitato ad una cifra prestabilita o al piatto o a suoi multipli. Questo vale anche per il buio.
Chi copre il buio può farlo rilanciando o meno. Anche in questo caso di solito il rilancio non supera l’ammontare del piatto. I giocatori hanno facoltà di giocare o di passare in qualunque fase del gioco. Stabilito quanti giocatori partecipano al piatto si può procedere al cambio delle carte che il dealer effettua a partire dal giocatore alla sua sinistra. Si possono cambiare da 0 (servito) a 4 delle iniziali 5 carte.
Gli scarti restano sul tavolo, coperti, davanti al giocatore che li ha effettuati. Nel caso che le carte del mazo non siano sufficienti per soddisfare tutte le richieste di cambio, il dealer mescola gli scarti dei giocatori già serviti e distribuisce ai rimanenti le carte richieste. Ovviamente non vengono mescolati gli scarti del giocatore che deve essere ancora servito.
Dopo il cambio delle carte il giocatore che ha aperto o quello che ha coperto il buio o il controbuio o l’over parla. Può:
rilanciare fino ad un massimo del piatto o in modo diverso in base agli accordi
fare PAROL (si rigioca il piatto lasciando tutto e si apre dell’intero importo almeno con coppia di K o 4/5 di colore in scala)
fare CHEAP (si mettono giù le carte e chi ha il punto più alto vince)
Ovviamente queste sono proposte che gli altri giocatori possono non accettare passando ad esempio da PAROLA a CHEAP o rilanciando anche su un iniziale rilancio. Ognuno, poi, decide se aderire al gioco o passare in qualunque momento del gioco.
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I PUNTI:
gerarchicamente i punti sono:
coppia(la più alta o in caso di uguaglianza la carta più alta delle rimanenti
doppia coppia (la più alta o in caso di uguaglianza la quinta carta)
tris (il più alto)
scala (definiremo le scale più avanti)
full (quello con il tris più alto)
colore (C-Q-F-P)
poker (il più alto)
scala reale (definite più avanti).
Scale non di colore: le scale si dividono in minime (si parte con la carta più bassa seguita da un A o un J- es: 7-8-9-10-A oJ ), medie ( si parte con la seconda o la terza carta più bassa seguita da figure- es: 8-9-10-J-Q o 9-10-J-Q-K) e massime ( 10-J-Q-K-A).
La scala massima batte la media e la media la minima. All’interno delle scale medie la scala con il 9 batte quella con l’8 e all’interno delle minime la scala col J batte quella con l’asso.
Scale di colore: esistono diverse possibilità che dipendono largamente da accordi tra i giocatori. Si può dividere il piatto, si può seguire la stessa gerarchia delle scale non di colore valutando, a parità di tipo di scala, il colore. Altrimenti esistono sistemi complessi comunque frutto di accordi preventivi tra i giocatori dove una scala minima può battere una massima in base al colore e così via. Comunque la probabilità di avere 2 scale reali nella stessa mano è così remota da non costituire un problema.
Sono possibili poi accordi e varianti di tutti i tipi. Per esempio si può stabilire di fare un giro a carte scoperte ogni volta che si scopre un punto di un certo tipo (es. dal full in su) e così via. L’importante è che, per la quota variabile del gioco, si facciano accordi preventivi chiari e condivisi.