Prima di iniziare
E’ importante svincolare il gioco del sng da fattori esterni e predisporsi a giocare il miglior poker che si è in grado di giocare.
Questo ovviamente viene naturale se si tengono presenti le regole relative ad una gestione oculata del bankroll e se ci si predispone ad affrontare gli altri giocatori nel migliore di modi.
Quante volte invece ci si siede al tavolo arrabbiati, nervosi a causa di situazioni familiari, lavorative o ambientali, stanchi, alla fine di una giornata di lavoro o in generale nelle condizioni non ottimali per affrontare giocatori che magari sono rilassati, concentrati ed attenti ad ogni vostra mossa?
E’ ovvio, anche se non sempre possibile, che l’ideale sia che il tempo dedicato al gioco rappresenti un oasi nella vostra giornata, un momento in cui calarsi completamente nel flusso degli eventi e cercare di entrare “in the zone”, cioè in quella predisposizione d’animo che vi porta naturalmente ad analizzare al meglio le situazioni che vi si presentano ed a prendere le decisioni migliori per arrivare all’obiettivo finale.
Non sempre sarà possibile raggiungerlo ma è fondamentale che, rivedendo l’hand history di quel torneo, siate soddisfatti di come avete giocato e delle decisioni che avete preso, anche se non sempre, giocando nel modo migliore riuscirete ad arrivare ITM, “In The Money”, ovvero a premi.
Tight is right
Nella fase iniziale dei sng è preferibile evitare dispendio inutile di chips, perciò io seguo la massima “tight is right” e gioco solamente mani che hanno elevato valore, evitando di sprecare chips in piatti raisati o completando da SB, perciò fatevi amico il tasto fold e cercate di non entrare in gioco se non avete un valido motivo per farlo.
Prestate molta attenzione ai giocatori che avete al tavolo perchè l’osservazione dei loro comportamenti, del loro modo di puntare, di foldare o di seguire il board sono fondamentali e varrebbe la pena prendere appunti in modo da avere una base di informazione da utilizzare in caso si entri nel piatto.
Il gioco nei primi livelli, come già detto in precedenza, può essere reso molto algoritmico e cioè le decisioni sono standardizzate e schematizzabili: se le vostre carte non hanno i requisiti minimi per entrare in gioco si folderanno automaticamente a meno che non ci si trovi sul BB.
In generale evito di limpare da early e da middle e se entro in gioco lo faccio in maniera aggressiva cercando di limitare il numero di giocatori che vedranno il flop.
Ovviamente giocherò le premium hands (AA, KK, QQ, JJ, AKs) raisando 3x, cioè 3 volte il grande buio, se mi trovo sui bui effettuerò un raise 5-6x.
Se qualcuno prima di me ha limpato aggiungo un buio per ogni giocatore e, se mi trovo su .it anche qualcosina in più; questo perchè tanti più players partecipano al piatto e maggiore è la probabilità che una mano potenzialmente molto forte perda la sua efficacia in un multiway pot.
Da middle allargherò leggermente il mio range allargandolo a TT, 99, AQs mentre da late posso considerare anche AJs, AJ o 88 nel caso nessuno sia entrato in gioco prima di me, mentre se ci sono altri giocatori che hanno limpato ed ho una mano speculativa, diciamo dei suited connectors o una coppietta, posso provare ad entrare in gioco sperando in un flop favorevole.
Nel caso in cui floppassi una mano vincente il mio limp non darà informazioni ai limpers e mi permetterebbe di estrarre un valore molto grande dalla mano, viceversa, se il flop è sfavorevole, folderò molto facilmente se qualcuno punta ed eviterò di seguire progetti non vincenti, a meno che il piatto non mi dia le odds necessarie.
Il punto fondamente nei livelli iniziali è di non sprecare chips inutilmente rimanendo invischiati in situazioni altamente pericolose o “innamorandoci” delle nostre carte, ad esempio bottom two pair o progetti di scala ad incastro, per cui foldate molto facilmente situzioni di top pair e kicker basso o di draw in cui non vi siano date le sufficienti pot odds.