Vi piacerebbe centrare finalmente un tavolo finale di un torneo di poker texano?
Bene, considerate che un atteggiamento loose/aggressive sicuramente a lungo andare pagherà: non possiamo affidarci esclusivamente alla dea bendata aspettando mani come AA o AK senza che i nostri avversari aumentino di stack e i bui ci divorino inesorabilmente.
La matematica ci viene in soccorso: con le 2 carte in mano possiamo ottenere 1326 combinazioni possibili, se decidessimo di giocare solamente con tutte le coppie (esempio assurdo in quanto non tutte sono delle monster, anzi!) avremo 78 combinazioni buone (6 combinazioni possibili per ciascuna coppia moltiplicate per le 13 carte) e con mani tipo AK, AQ e AJ solamente 48 (16 possibili per ciascuna), per un totale di 126 combinazioni giocabili contro le 1326 possibili, non arriveremmo neanche al 10%: vi sembra un’ottima prospettiva?
Direi di no, fra le altre cose un torneo non deve essere giocato nello stesso modo dall’inizio alla fine, viceversa dobbiamo adattare le nostre azioni al tavolo in base ai vari livelli di gioco: vediamo in che modo lo possiamo affrontare.
- nei primi livelli con lo stack iniziale le pott odds sono molto favorevoli, quindi limpare anche fuori posizione è sicuramente una buona soluzione: qualora non si dovesse centrare il flop potremmo abbandonare la mano senza perdite rilevanti.
Oltre alle premium hands, giocate mani che hanno un certo potenziale come i connector (anche bassi) o azzardate combinazioni tipo 46, 10 7, Q8 (meglio se suited): insomma, giocate come loose/passive.
Parola d’ordine: vedere più flop possibili al minor prezzo possibile - nei livelli medi (forse i più importanti e difficili da giocare) quando i blinds cominciano a essere consistenti, bisognerebbe cambiare marcia e crearsi uno stack importante: da loose/passive dobbiamo diventare loose/aggressive.
Se precedentemente abbiamo dato un’immagine tutto sommato abbastanza chiusa abbandonando gran parte dei flop a noi sfavorevoli, sfruttiamola aggredendo in posizione anche con carte trash, individuiamo i giocatori tight e colpiamoli a suon di rilanci, utilizziamo le continuations bets e i bet in steal, cerchiamo di assestare qualche bluff.
Attenzione, aggredendo in questo modo si potrebbero creare delle situazioni particolari in cui, per esempio, i nostri 10 7 potrebbero scoppiare qualche AK: a questo punto sarebbe meglio chiudere la chat se siete particolarmente sensibili agli insulti!
Un altro vantaggio di un giocatore loose/aggressive sta nel fatto che le volte che rilancerà con delle monster hand spesso non verrà creduto: in quel caso saranno dolori per gli avversari!
Dunque, limitare al massimo i limp ed accumulare chips non per la soddisfazione di essere fra i primi in classifica (a questo punto del torneo non serve granchè), ma principalmente per permettersi di giocare sempre più aperti, limitando le inevitabili perdite derivanti da bad beat, da coinflip andati in malo modo o da bluff smascherati.
Parola d’ordine: aggressività - un’annotazione particolare va fatta per la “zona bolla”, cioè quel momento del torneo in cui l’ultimo giocatore eliminato non andrà a premio.
Per questo motivo in questa fase tutti i giocatori a rischio di esclusione (e non solo) avranno un atteggiamento estremamente chiuso, foldando qualsiasi mano che non sia una monster: un’ottima opportunità per i giocatori aggressivi per incrementare il loro stack a suon di raise!
Parola d’ordine: super-aggressività - nei livelli alti la bolla è già scoppiata e stiamo lottando per arrivare al tavolo finale.
Continuate ad aggredire il pot ma evitate il confronto diretto con gli stack alti e con gli shortstack: contro questi giocatori se non avete carte più che buone potreste perdere una bella fetta del vostro malloppo.
Al contrario dovete concentrarvi contro quelli medi, sono le loro chips che vi interessano, il vostro obiettivo primario.
Parola d’ordine: rispetto per gli stack alti e bassi - complimenti, siamo arrivati al tavolo finale! In hu non solo bisognerebbe mantenere l’atteggiamento loose/aggressive, ma addirittura incrementarlo, in quanto contro un solo avversario molte combinazioni acquistano valore: ed ecco che carte tipo K7 o Q10 in questa situazione sono giocabilissime (la combinazione media nell’hu è J7).
Nell’uno contro uno è fattibile il limp con delle monster per cercare di intrappolare l’opponente.
Parola d’ordine: vittoria!
Vi riconoscete in questo genere di giocatore? Oppure avete una concezione del poker un pò più solida?
Discutiamone sul Forum!