Lo Squeeze play è una strategia che evoca lo schiacciamento (squeeze) psicologico di un determinato avversario.
La condizione affinché si possa delineare uno squeeze play è quella in cui un giocatore in last position rilanci, il dealer chiami e di un altro giocatore (nel caso specifico ci interponiamo in questo ruolo) che rilanci a sua volta.
Prima di procedere nella descrizione e negli effetti dello squeeze play, ricordiamo brevemente il concetto legato alle posizioni al tavolo . Per last position o posizione last, si intendono i giocatori alla fine del giro di puntate. Per fare un esempio, in una mano di 8 giocatori, le last position saranno quelle del dealer e del giocatore precedente a questo. Le early position sono quelle dello small blind, del big blind e del giocatore successivo. Infine i giocatori in middle position, saranno quelli tra gli early e i last. Nel nostro caso, facciamo finta di trovarci con il giocatore alla destra del dealer che rilancia al big blind.
In questo caso il dealer (che si trova in posizione), nel caso chiamasse, metterebbe in risalto il fatto che possiede un preflop molto buono, in quanto non solo potrebbe abbandonare senza spendere alcuna chip, ma addirittura chiama un raise. A questo punto, entra in scena lo squeeze play. Il giocatore che ha rilanciato, si trova già spiazzato o comunque sorpreso di fronte ad un call del dealer. La nostra posizione, inclusa tra una dei bui, ci consente di poter effettuare lo squeeze play che, come visto in precedenza, consiste di fatto in un ennesimo rilancio.
In questo, il giocatore che ha effettuato il primo rilancio, si vede di fronte due possibili avversari temibili: il dealer (il quale non aveva nulla da perdere) e uno dei bui (che addirittura rilancia). L’obiettivo dello squeeze play è quello di schiacciare il giocatore del primo raise e farlo desistere. Il risultato, in questo senso, potrebbe propagarsi anche nei confronti del dealer, il quale però, per aver chiamato, potrebbe disporre di un punteggio effettivamente molto alto.
Questa strategia, quindi, prevede alcuni presupposti quali: il rilancio di un giocatore in last position; il call del dealer o di un altro giocatore in last position; il nostro contro-rilancio. La strategia dello squeeze play è rivolta principalmente a contrastare i rilanci dei giocatori molto aggressivi, specie di quelli meno esperti. Gli effetti dello squeeze play, come si può ben intuire, avranno effetto anche sui giocatori della middle position, i quali dovrebbero, a ragion di logica poter facilmente abbandonare. Il caso non esclude però, che gli stessi potrebbero chiamare e porvi nella stessa medesima condizione psicologica del giocatore subente il primo squeeze play. Insomma, in questa condizione, si preannuncia in ogni caso una mano particolarmente vivace.
Lo squeeze play è una strategia che col tempo ha assunto sempre più popolarità e per questo stesso motivo, è diventato più facile per i giocatori in last position, interpretare la mossa dei giocatori sui bui, esclusivamente come una strategia per farli desistere. Quindi, a meno che non abbiate delle carte discrete, evitate di eccedere con l’utilizzo di questa strategia, nonostante essa presenti le sue condizioni poco costantemente.