Per vincere un sit & go nel Texas hold’em, come abbiamo visto la scorsa settimana (sitngo parte 2) , bisogna imparare ad adattare il proprio stile di gioco alle sue varie fasi. Questo è il modello base della nostra macchina, che con piccole accortezze può migliorare le sue prestazioni. Per accortezze intendo tante piccole strategie aggiuntive che spesso separano un buon giocatore da un ottimo giocatore.
Una di queste è imparare a giocare correttamente le suited connector e le offsuited connector.
Che cosa sono?
Le suited connector sono delle carte consecutive dello stesso seme (per es. 6d7d) mentre le
offsuited connector son carte consecutive di seme diverso (per es. 6d7h).
Nei sit&go del Texas hold’em, diverse volte ci troviamo in mano con questo tipo di carte senza saper cosa fare. Imparare quando e perché giocarle è fondamentale per evitare di buttare via chip inutilmente.
La forza preflop di queste carte è pressoché nulla; possono diventare ottime carte se il flop è stato favorevole.
Il nostro obiettivo è, infatti, quello di giocarle investendo poco e ottenere al flop una scala,nel caso di offsuited connector, o una scala o un colore, nel caso di suited connector.
Con quest’ultima affermazione si può tuttavia intuire che le odds per le suited connector saranno molto più alte, e quindi potranno essere giocate più spesso.
Quando giocarle?
La fase iniziale di un torneo è l’ideale per giocarle; i bui sono bassi, e con un piccolo investimento cercheremo di vedere il flop. Naturalmente, si eviterà di entrare nel piatto se prima di noi ci son stati rilanci o se semplicemente siamo in posizione iniziale e quindi non sappiamo come si comporteranno quelli dopo di noi. Tuttavia, se siamo in un tavolo parecchio tight e zeppo di limper si potranno azzardare anche chiamate fuori posizione.
Al flop…
Se non viene legata una scala, un colore o un progetto bisogna buttare via le carte.
Se invece leghiamo subito un punto, si deve cercare di trarre il maggior profitto possibile, senza però permettere che i nostri avversari leghino un punto maggiore al nostro. Quindi se avremo una scala al flop e sul board ci saranno 2 carte a colore, dovremo spingere, non regalando così il turn e il river all’avversario.
Un’altra considerazione importante è valutare quanti giocatori sono entrati nel piatto. Se, infatti, un solo giocatore sarà entrato a vedere il flop avremo più possibilità di portare a casa il piatto rispetto a se fossero entrati più giocatori.
Se al flop leghiamo una top pair o una coppia, bisognerà evitare di rischiare gran parte del nostro stack. Infatti, in questo caso, riveste un ruolo indispensabile il kicker.
Nel caso in cui si ottenga una draw, bisognerà valutare le pot odds e decidere così se è conveniente entrare in un determinato piatto.
Da giocare in modo simile sono le Suited Ace, ovvero un asso con un kicker basso dello stesso
seme. Queste carte andranno giocate come le suited connector. Il nostro obiettivo è il nutflush. Se otteniamo la top pair, dovremo sempre ricordare che il kicker è basso e saper foldare se si mette a rischio gran parte del nostro stack. Se invece leghiamo direttamente il colore o un progetto, bisognerà giocarle come le suited connector.
Riassumendo, possiamo dire che queste carte devono essere giocate in modo poco dispendioso con l’obiettivo di legare o una scala o un colore. Andremo a chiamare con questo tipo di carte solamente in una posizione favorevole e solamente nella fase iniziale di un torneo.
Saper giocare bene queste mani è indispensabile per evitare di buttare via chip inutilmente e allo stesso tempo per ottenere il massimo profitto con il minimo investimento.
Good Luck