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TONY G – trasferta a Montecarlo – parte 2

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Pronti per le 21,30, ci avviamo allo Sporting. E’ il primo giorno di apertura del ristorante. Sulla terrazza 10-12 tavoli, solo la metà occupati. Il posto e’ spettacolare, all’aperto, vista sul mare di Montecarlo, di fronte la Rocca del Principato. Affacciandosi sul parapetto, sotto si vede il Jimmyz, la discoteca vip, a quest’ora chiaramente ancora completamente vuota.
Il menù e’ molto ben curato, non esageratamente (meno male) sofisticato, ma sicuramente accurato. Innaffiamo il tutto con vino bianco provenzale, poco però perché dopo dobbiamo “lavorare”.

Alle 22,45 partono i fuochi d’artificio, alti nel cielo, si riflettono sull’acqua. Le nostre due ragazze hanno gli occhi della meraviglia: accompagnare due “lavoratori” del poker non ha solo lati negativi…………..

Alle 23,45 siamo pronti per recarci sul posto di lavoro. Io opto per una seduta al Trente e Quarante, il gioco con il minor vantaggio per la Casa, circa lo 0,80%. Max è titubante se accodarsi o no, ma decide che la passione originaria debba prevalere, e decide per il poker. Deve tornare in centro, al Sun Casinò. Ci salutiamo e gli dico che lo raggiungerò a metà nottata.

Al Casinò dello Sporting al tavolo di Trente e Quarante siamo 4-5 giocatori, il grosso e’ alla roulette o al black jack. Al tavolo con me siede uno dei campioni del Mondo di Spagna 82. Ha 54 anni, ma se li porta non bene, ma benissimo. Fisico asciuttissimo, tratti giovanilissimi. E poi nel corso della serata dimostrerà anche gli estremi tratti della sua signorilità: risponderà con calma e pazienza, sempre col massimo garbo, ad una petulante signora, che presentatagli al momento da amici comuni, incomincia a decantargli le virtù del figlio che gioca nel Genoa. E lui, sebbene non interessato, e sebbene la signora lo distolga dal tavolo, risponde sempre con calma , pacato, dicendo che sì, spera che il figlio della signora sia un campione come decantatato dalla madre, ma che ci vorrà un po’ di tempo per poterlo giudicare. Ah sì, il figlio della signora ha solo 11 anni! Dentro di me penso: il figlio dovrà essere un campione vero se vuole affermarsi nel mondo del calcio con una mamma così petulante! J

Gioco tre ore, puntate da 100/200/300/400 euro. Gioco 6 sabot. Risultato finale + 7K. Non ha senso che continui oltre, continuare significherebbe restituire una parte del malloppo. E poi sono ormai le 3 e decido che è giunto il momento di raggiungere Max al Sun casinò e magari fare una breve seduta.

L’adrenalina scorre, ma mi tengo lontano dal black jack o da altre tentazioni, ricevo l’omaggio che ci dà il direttore del casinò, un bel telo arancione per il mare e una confezione di profumi della Montecarlo Spa. Grazie mille, accetto volentieri. Arrivo al Sun e vedo Max seduto ad uno dei due tavoli aperti. Parlo col floorman e mi dice che entro 20 minuti i tavoli chiuderanno. Decido allora di soprassedere, però vado a giocare un paio di centinaio di euro all’Ultimate Poker Texas, un gioco che avevo visto anche a Las Vegas.

Dopo una mezz’oretta a tavoli chiusi Max mi aggiorna: la seduta è chiusa in lieve passivo, un solo scontro in un piatto dove partiva avanti ed è finito dietro. Per il resto tavolo non semplice ed iper tight, non difficile da giocare, ma dove comunque non ci sono “grossi spostamenti” monetari.

Decidiamo che l’indomani andremo presto in spiaggia, così al limite riposeremo in spiaggia. Appuntamento verso le 9 al Caffè de Paris.

So che probabilmente non verrà, in quanto la mattina presto fa fatica a mettersi in moto. Infatti alle 4 e mezza del mattino mi arriva un sms dove mi dice di avviarmi pure in spiaggia, lui mi raggiungerà verso le 11.

Svegliarsi il sabato mattina a Montecarlo dopo una serata conclusa in attivo e con la consapevolezza che il week end non si chiuderà in passivo (infatti al massimo potrò perdere quello che ho vinto, non ho nessuna intenzione di andare oltre) è una cosa che ha il suo indubbio fascino. L’umore mattutino è già dei migliori. Alle 9 prelevo una Gazzetta dello Sport in edicola, veloce breakfast, e via verso la spiaggia dello Sporting. Ingresso 75 euro, piu’ 50 euro di mancia al bagnino che così mi trova un posto dove dico io, all’ombra di un albero.

Alle 10 la spiaggia e’ ancora deserta. Nuotata in piscina, con acqua di mare, semideserta, poi centrifuga di frutta e via stesi sul lettino, regolarmente all’ombra. Il libro che mi son portato e’ “Non è un posto per vecchi”, ma la Gazzetta dello Sport ha la precedenza!

Poi riposo, poi ancora una nuotata. Intanto son quasi le 12 e il telefonino di Max non da’ segni di risveglio del proprietario. A bordo piscina rivedo il campione del Mondo della sera prima, e poi ascolto, non volendo, i commenti di un Presidente di una squadra di calcio di serie A. Il succo del suo discorso è che praticamente oggi le società medio piccole non hanno risorse per sopravvivere, tranne quelle eccezioni, tipo Siena, dove un colosso come MontePaschi fa da supporto. Il resto, indiscrezioni di calcio mercato, non sono autorizzato a divulgare…………. J

Ancora una nuotata, e verso le 13, non avendo notizie di Max decido di andare a pranzo. Uno spaghettino con gli scampi e un trancio di tonno, e ben oltre le 14 compare il mio compagno di lavoro……………..con sole 5 ore di ritardo……………..

Ci piazziamo sui lettini e decidiamo che è giusto ora riposarci, la vita del rounder è dura, e la sera bisogna arrivare riposati sul posto di lavoro. Intorno a noi una trentina di persone, tranne un paio, sono tutti russi. O ragazze bellissime, o tate che si prendono cura di marmocchi biondissimi di facoltosi genitori. Insomma anche l’occhio si prende la sua parte…………………..

Alle 16,30 decido che ho assorbito troppo calore, saluto Max alle prese con una maxi insalatiera di frutta, un vero spettacolo di colori e sapori, che si è fatto recapitare in spiaggia (80 euro) e gli dico che rientro in albergo e ci vedremo alle 21 per la seconda parte del nostro week end di lavoro…………………………………

tonyg

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