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TONY G – trasferta a Montecarlo – parte 3

Riposo pomeridiano e verso le 20,30 ci vediamo per andare alla cena-concerto nella sala dell’Etoile. Alle 21 c’e’ la cena e poi alle 23 il concerto di Diana Ross. E’ il primo week end che e’ aperto lo Sporting, il casinò estivo di Montecarlo. Ha praticamente aperto la sera precedente, ragion per cui per il concerto c’e’ il tutto esaurito.

Praticamente si cena, a cielo aperto (il soffitto viene aperto meccanicamente, per poi richiuderlo quando inizia il concerto) nella stessa sala che i pokeristi ben conoscono, perché qui vi si svolge la gran finale dell’EPT.

Ogni tavolo, stretto e lungo avrà una ventina di persone. Ad occhio e croce ci saranno 800-1000 persone. Prezzo d’ingresso 200 euro comprensivo della cena. Consumazione obbligatoria, e qui calcolate almeno altri 200 euro per una bottiglia di vino, furbescamente non ve ne offrono di più economiche. Insomma viene sui 300 a persona. Ma la sera prima ho “prelevato bene, quindi ci può stare un certo sperpero o un’indiretta piccola “restituzione” del maltolto.

Il menù è fisso in quanto dovendo cucinare per così tante persone tutte insieme contemporaneamente sarebbe praticamente impossibile diversamente, ma se qualcosa non vi piace, un filetto, come piatto di emergenza sostitutivo ve lo riescono a fare sicuro.

Si cena, fino alle 23, con orchestra dal vivo che suona, poi inizia il concerto. Diana Ross è una regina del palcoscenico, prende pieno possesso dello stesso, cattura il pubblico. Ormai va per i 65 e oltre (70 milioni di dischi venduti) ma bisogna dire che se li porta benissimo. Raccoglie applausi a ripetizione, la gente lancia fiori sul palcoscenico e su uno di questi scivolerà, lentamente per fortuna, durante il concerto, per trovarsi lunga distesa. Scherza col pubblico dicendo che non ci sono più i gentleman di una volta visto che dal pubblico nessuno è accorso per aiutarla a rialzarsi.

La gente si scatena sulle note di Upside Down, forse la sua canzone più famosa, almeno qui da noi in Europa.

Il concerto dura giusto un’oretta, poi si sciama fuori: una buona parte direttamente verso il casinò.

Max decide che stasera giocherà accanto a me, così replicherà le stesse puntate che faccio io, sperando nel bis della sera precedente. Invero non voglio disilluderlo, ma sapendo che la serata precedente è stata particolarmente fortunata, prevedo più una serata difensiva che brillante.

Ci sediamo sempre al tavolo di Trente e Quarante, c’è con noi anche il campione del Mondo di Espana 82 col quale eravamo stati allo stesso tavolo anche la sera precedente. Decido le puntate: serata difensiva, solo puntate da 100 e 200. Nessuna montante, neanche lieve.

I presagi funesti puntuali si confermano. Dopo una mezz’oretta siamo sotto di 23 pezzi, cioè meno 2.300 euro. Mi spiace più per lui, che la sera precedente non ha vinto, che per me, in quanto io ho un margine di vincita da “spendere”. Mi chiede preoccupato se la serata è compromessa o se penso che ci sia ancora possibilità di rientrare. Gli dico che in teoria i margini per rientrare ci sarebbero ancora. E infatti inizia una lentissima fase di recupero. Un po’ alla volta iniziamo a risalire e dopo 3 ore circa ci troviamo che siamo in attivo per 750 euro a testa. A quel punto dico a Max che basta, la sera può considerarsi conclusa. Se continuassimo e andassimo di nuovo sotto, non ci sarebbe, visto che intanto sono quasi le 3 del mattino e il tavolo potrebbe chiudere a breve.

Vogliamo scendere giù al Jimmyz’, la discoteca pullula di persone a quell’ora, ma poi optiamo per andarci a fare un’oretta di poker al Sun Casinò. Arriviamo e ci piazziamo subito al 10/20. Essendo anche qui vicini alla chiusura, decido di giocare ultra tight. Prendo un solo piatto, raggranello ancora qualcosa.

Il tavolo chiude di lì a poco, e sono ormai le 4. faccio due conti mentalmente e sono in attivo tra tutte le varie tavole dove mi sono seduto durante tutto il week end di 9,9K. Decido di vincere gli ultimi 100 euro, per fare cifra tonda, al black jack, ma mentre mi accingo a sedermi una visione mi appare: una serie ininterrotta di colpi per il banco ed io che per vincere 100 euro consegno, in puntate montanti, tutta la vincita. Così non mi fermo e via direttamente alla cassa per fare cash out.

Meglio tornare contento a casa, va. Sono le 4, rientramo in camera per un sonno ristoratore, il giorno dopo due aerei ci riporteranno in Italia. Ma tornerò presto, quest’estate stessa. L’aver chiuso in attivo mi dà diritto ad un altro giro di giostra gratuito……………………..

tonyg

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