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Intervista a Daniele Mazzia

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Siamo lieti di intervistare Daniele Mazzia, noto professionista italiano di poker e appartenente al team di Full tilt Poker.

  1. C’è stato un deciso stop al gioco live di circolo in Italia, che ne pensi? Credi che la situazione si sbloccherà in tempi brevi?

che dire…è un vero peccato perchè la maggior parte di noi giocatori siamo nati proprio dall’attività dei circoli e francamente temo che le cose possano andare un pò alla lunga.. certamente gli interessi economici che stanno dietro un fenomeno ormai diventato di massa sono grandi ed era scontato che lo Stato prima o dopo volesse una regolamentazione chiara.

  1. Come vedresti regolamentato in modo giusto e univoco il live in Italia? E l’online? Insomma, cosa manca ancora…

domanda complicata… da una parte il fenomeno associazionistico emerso in questi ultimi anni ha dato molto…d’altra parte l’esigenza di un controllo dello Stato era evidente.. e il compromesso da trovare non è semplice… per quanto riguarda l’online penso che l ‘isolamento dei giocatori Italiani non faccia bene alla crescita del movimento… per migliorare bisogna giocare con i più forti!

  1. Dei risultati che hai ottenuto live, quale reputi la più importante? Quale ti ha emozionato di più?

senza dubbio il tavolo finale Ept a Barcellona..:)

  1. Il quarto posto all’EPT di barcellona del 2008 è stata la moneta più alta che hai vinto live (oltre 350.000€), a freddo cosa credi che sia stata l’alchimia di quell’evente per riuscire in un risultato così impressionante in un evento così difficile?

direi un mix di buon gioco, fortuna (che non guasta mai nei momenti importanti:)) e tanta sicurezza in me stesso… ne venivo da 2 settimane in cui la mia ragazza e Claudio Rinaldi avevano ottenuto risultati prestigiosi.. mi sembrava quasi normale arrivare al tavolo finale.. insomma ero ben predisposto mentalmente!

  1. Quali eventi giocherai nel corso del 2010, hai già pianificato una tabella di marcia?

un piccolo problema alla schiena mi ha fermato un pò a livello torneistico.. per cui è tutto in divenire.. se non ho problemi e mi sento in forma ed in grado di affrontare una maratona come un EPT partirò.. ma deciderò all ‘ultimo..

  1. Sei uno dei professionisti di Full Tilt Poker, sicuramente un grande riconoscimento e una grande soddisfazione personale, dicci qualcosa di più…

è il sogno di chi inizia ad affacciarsi in questo mondo che dire di più!

  1. Quando ti possiamo vedere online su full tilt? Che gioco prediligi?

mi diverto molto a giocare i sit super turbo 160 +9 e quando non sono in giro per tornei live non mi perdo i tornei della domenica. sto cercando di migliorarmi a cash game 6 max giocando livelli medi …io nasco come giocatore live e giocare con 100 bb in un tavolo da 6 piuttosto a giocare deep in un tavolo da 10 è assolutamente diverso…insomma un ‘ottima palestra per migliorare!

  1. I migliori pro al mondo giocano su full tilt, è innegabile, chi è il tuo preferito? Phil Ivey è nel final table del main event delle WSOP, se non è il più forte di sempre, poco ci manca…

dire chi è il più forte è praticamente impossibile… ci sono talmente tante discipline diverse nel poker moderno…sicuramente Phili Ivey per come gioca sia tornei ( di qualsiasi specialità..) sia il cash game può..anzi deve essere considerato un vero mostro sacro… se riuscisse a vincere il main event sarebbe ottimo per il movimento del poker in generale!

  1. Full tilt è famosa anche per il cash high level, la scena è tenuta da Tom “Durrrr” Dwan e Patrik Antonius nel Durrrr challenge, giovani professionisti che giocano a livelli incredibilmente alti, cosa ne pensi?

della serie non fatelo a casa!! si tratta di campioni che hanno dominato tutti i livelli di gioco e si trovano a giocare tra di loro forse più per divertimento e per ego personale che per puro interesse economico…insomma arrivassi ad avere il loro bankroll cercherei una partita più facile da giocare… sicuramente per chi guarda è uno spettacolo emozionante!:)

  1. Quando hai capito che avresti potuto fare il professionista?

diciamo che all ‘ università mi mantenevo giocando a poker chiuso…quindi mi sono sempre sentito portato per i giochi di carte… quando mi sono innamorato del texas holdem ho abbandonato quasi subito il lavoro per dedicarmi completamente al poker.. scelta un pò azzardata…ma che si è rivelata vincente

  1. Raccontaci una curiosità o un aneddoto curioso accaduto durante un live…

un giorno durante un torneo in un casinò un giocatore al mio tavolo durante una discussione sul fumo cerca di convincere un altro giocatore a smettere di fumare.. di fronte alla resistenza del fumatore dichiara di essere malato di tumore ai polmoni e di avere pochi mesi di vita per colpa del fumo…e che avrebbe continuato a giocare fino all ultimo giorno… osservare quell’uomo che parlava con il sorriso sulle labbra tra un raise e l’altro della sua malattia mentre al tavolo di fianco c’era il solito giocatore che usciva scoppiato al river bestemmiando in 4 lingue mi ha fatto pensare molto…

  1. Un pò di curiosità sul poker giocato, hai risultati sempre nel NLH, giochi anche altre varianti o ti ritieni uno specialista del texas?

giochicchio ad omaha ma sicuramente sono molto meglio ad holdem!

  1. Ormai sempre più italiani si sono imposti sulla scena del poker internazionale, chi sono i tuoi preferiti?

innanzitutto Alessio Isaia e (l’italo-svizzero 🙂 ) Claudio Rinaldi che altrimenti si arrabbiano …ma come non citare Max Pescatori, Dario Minieri e Dario Alioto… insomma il poker italiano sta crescendo…

  1. Abbiamo assistito a “giocate fantasiose” da parte di italiani e a scene poco edificanti al tavolo, cosa ne pensi del giusto modo di comportarsi al tavolo, la cosiddetta etichetta…

in Italia siamo un pò indietro sotto questo punto di vista.. le brutte scene sono purtroppo all’ordine del giorno nei tornei italiani e secondo me i floorman dovrebbero essere più severi … il rispetto reciproco al tavolo dovrebbe essere la prima cosa da insegnare ai giocatori

  1. Consiglieresti ad altri di provare la tua stessa strada? Le difficoltà sono enormi, cosa credi che faccia la differenza tra un PPP e un giocatore “normale”?

a mio giudizio un grande giocatore senza testa e gestione e senza buona table selection non potrà mai avere i risultati che ottiene un medio giocatore ma con grande bankroll management e che non si siede ad un tavolo se gli avversari sono ostici, solo per dare soddisfazione al proprio ego… purtroppo la maggior parte dei PPP ha un Ego smisurato… e questo diventa un problema… per cui prima di fare scelte di vita drastiche analizzate oltre alle vostre capacità tecniche le vostre capacità gestionali.

Per concludere qualche link utile su Daniele:

http://pokerdb.thehendonmob.com/player.php?a=r&n=69487

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