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Intervista a Marco Fantini di Sisal Poker

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Il nostro redattore Gabry ha intervistato il giovane poker pro Marco Fantini per i lettori di Pokerallatexana.com. Fantini fa ormai parte del team di Sisal Poker ( per la recensione delle poker room clicca qui ) grazie a risultati notevoli ottenuti col nickname “jason1984a” nella sua specialità, ossia i sit and go (6max e 15max) giocando oltre 20.000 sit’n’go e guadagnando più di 100.000 €. Oggi il suo nick è MarcoFantini e lo potete trovare ai tavoli di Sisal Poker quando non è in giro per il mondo per un evento live e in Sisal Lab, una vera e propria scuola di poker in cui è possibile imparare a giocare a poker da zero con le lezioni e gli allenamenti dei poker pro.

Il giovane Fantini dà consigli preziosi sulle strategie di poker da adottare, esperienze personali e soprattutto ci tiene a sottolineare che il poker è uno dei pochi campi in Italia in cui esiste meritocrazia e infatti un ragazzo giovane è riuscito a fare del poker un vero e proprio lavoro che gli consente di vivere della sua passione e di girare il mondo per gli eventi live. Una gran bella intervista, che mette davvero voglia di lanciarsi nel poker sportivo. Leggete i suoi consigli se volete far carriera giocando a poker!

Ciao Marco! Innanzitutto complimenti per i risultati ottenuti nel 2010! Ti chiedo di presentarti, per tutti i lettori che magari non ti conoscono.
Sono un ragazzo della provincia di Reggio Emilia ho quasi 26 anni, giocatore prevalentemente online. La mia specialità sono i sit and go da 6 e 15 persone, mi piace molto prendere parte ai tornei dal vivo, tanto che nel 2009 e nel 2010 mi sono sempre posizionato tra i migliori del circuito di ipoker.it per quanto riguarda il profitto.

Come ti sei avvicinato al mondo del poker?

Mi è capitato di vedere le prime trasmissioni sui canali satellitari, da quel momento ho incominciato giocando coi miei amici a una sorta di Texas Holdem un pò modificato (non sapevamo bene le regole) dopo qualche mese cercando online mi è capitato di trovare una poker room e qui ho iniziato partendo dai sit and go dal livello più basso.

Quando hai capito che la passione poteva trasformarsi in un lavoro?

Verso la fine del 2008 iniziavo a guadagnare cifre importanti che andando a lavorare difficilmente avrei potuto guadagnare, nonostante tutto ci tenevo a portare a termine gli studi, conclusi nel Luglio 2009 con una laurea triennale in Scienze di Internet a Bologna, una volta laureato ho iniziato a fare il giocatore di poker professionista, questa è una scelta di cui sono molto orgoglioso e che rifarei sicuramente.

Oltre ad ottenere splendidi risultati on line, in questo 2010 ti sei anche affermato al live. Che cosa hai provato al Side Event dell’Italian Poker Tour 2010, affermarti terza posizione?

E’ stata una via di mezzo tra felicità e dispiacere, era un gran bel torneo con più di 200 giocatori, ma rimasti in 3 credevo molto nella vittoria, il payout era ottimo e alla fine ho portato a casa 30000 euro che fanno sempre comodo, ma l’obbiettivo era la vittoria, nei giorni successivi passato il rimorso per non aver vinto ero piuttosto felice.

Ci fai un riassunto degli altri appuntamenti live a cui hai partecipato? EPT in Austria e a San Remo, le WSOP…

Negli ultimi mesi ho partecipato all’IPT (dove sono arrivato terzo nel side da 1000 euro), dopo ho giocato EPT in Austria (fatto in the money), ad Aprile EPT SanRemo (andato decisamente male, in questo torneo tutto quello che poteva andare male, è andato male in perfetta sintonia con la legge di Murphy) ed infine ho giocato 6 tornei delle WSOP (uno in the money anche se volevo fare molto meglio ma non sono riuscito a piazzare la zampata)

Oltre ad essere un ottimo giocatore, sei anche un ottimo coach. Che cosa consigli ai giocatori Italiani per migliorare?

Il consiglio principale è di essere umili e di non pensare dopo pochi mesi di gioco di essere i migliori e avere già capito tutto, la cosa importante è poi leggere forum, vedere video, informarsi quanto più possibile su quello che fanno i giocatori vincenti per migliorare il proprio gioco, una volta fatti questi passaggi poi c’è da giocare tanto e piano piano scalare i vari buy in cercando di salire rispettando le regole del bankroll.

Con Niccolò Caramatti hai fondato una scuola di poker on-line lezionidipoker.com. Come vi è venuta quest’idea?

Io e Niccolò ci conoscevamo dai tempi di LucaPagano.com cosi era venuta a lui questa idea, mi ha contattato e io sono stato subito entusiasta, cosi ci siamo impegnati, abbiamo ideato questo sito e dopo abbiamo cercato di portare in questa iniziativa i giocatori più bravi che conoscevamo ed ora penso sia diventato un punto di ritrovo per chi vuole fare il salto di qualità nel proprio gioco ( più di 3000 utenti e 15 tra i top coach italiani ad insegnare).

Cosa ne pensi del poker “legale” delle pr.it? Secondo te è possibile migliorare e trovare nuove promesse se i giocatori italiani sono obbligati a giocare in un “ghetto”?

All’inizio era una cosa molto bella per il valore dei giocatori che era piuttosto basso, però col passare del tempo il mercato si sta un pò saturando, penso che in futuro si dovrà fare una sorta di pr.eu dove far giocare tutti gli europei insieme, cosi da poter migliorare il livello tutti insieme, ho notato anche a Las Vegas come il livello medio americano sia molto superiore a quello medio italiano, quindi abbiamo ancora molta strada da fare.

Quali sono i tuoi prossimi obiettivi live e on-line?

Live giocherò a fine Luglio IPT di Venezia ed ad Agosto mi prenderò un mese di vacanza, mentre online continuare a giocar sit su Sisal e vincere qualche classifica se possibile.

Ci sono tanti ottimi giocatori giovani come te in Italia. Chi è per te la miglior promessa?

Di promesse ce ne sono tante in Italia, molti ragazzi sembrano arrivati al punto di fare il salto di qualità finale, dopo dipende dalla specialità ma se si parla di MTT punto su Gabriele Lepore ad occhi chiusi.

Ti ringraziamo per l’intervista. Lasciaci con una frase libera per gli amici di pokerallatexana.com

Un saluto a tutti gli amici di pokerallatexana.com e mi raccomando lavorate duro e impegnatevi che il poker è una delle poche cose in Italia totalmente meritocratica dove i più forti alla lunga vincono sempre!

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