Cincinnati Kid è un vero e proprio classico della filmografia pokeristica, un intramontabile Steve McQueen per un film che non è lecito perdersi. E’ ovviamente molto diverso dai recenti film usciti sull’onda modaiola del Texas Holdem, ma non per questo è di minore valore storico, anzi.
Uscito nel 1965 ad opera di Norman Jewison, il film è tratto da un romanzo di Richard Jessup e sceneggiato da Ring Lardner Jr. e Terry Southern.
Ambientato nel 1936 in una New Orleans ricostruita perfettamente, narra la storia di Cincinnati Kid, un giovane fenomeno del poker a carte scoperte, quello conosciuto con il termine di “Telesina”. Il protagonista, interpretato da un fantastico Steve McQueen, si rivela il migliore, senza rivali in città, fino a quando non arriva a sfidare il giocatore più famoso e capace, l’esperto Lancey Howard. Quest’ultimo, interpretato da un ottimo E.G. Robinson, è un vecchio campione sul viale del tramonto, che permette all’autore di arricchire il contenuto simbolico della storia con un classico scontro generazionale (che vediamo ripreso e attualizzato anche in Lucky You).
Tra i due inizia una lunga partita, che culmina in una incredibile ultima mano raccontata in una sequenza leggendaria, entrata nella storia del cinema e nell’immaginario collettivo di chiunque pensi ad una partita di poker. Il montaggio alternato con i primissimi piani sugli sguardi dei giocatori concorre a creare una tensione che ha fatto scuola, e chiunque abbia fatto – da allora in poi – un film sul poker, ha subito l’influenza di “Cincinnati Kid”, Asso di Celentano ad esempio.
Il film è ottimo nelle sequenze di gioco, perde un po’ nel resto, ma rimane un film assolutamente da vedere.
Titolo Originale: THE CINCINNATI KID
Regia: Norman Jewison
Anno: USA 1965