Nel poker il tilt è la situazione nella quale si trova a giocare il giocatore sotto stress e quindi non in modo logico e rilassato. Come si manifesta e come combatterlo è un elemento importante da imparare a vincere e a valutare con anticipo e freddezza.
Si manifesta solitamente dopo una bad-beat. Con bad-beat si intende una mano persa contro la statistica, una giocata sbagliata di un avversario che si modifica in una sua vittoria.
Facendo un esempio pratico nell’ambito del texas holdem, mettiamo che uno abbia in mano AK e l’avversario J8, Al flop abbiamo A89. Mettiamo che noi con Ak si vada all-in, giustamente per altro, e che l’avversario ci chiami, meno giustamente e che al turn e river escano 83 permettendo al nostro avversario di vincere con una tris. Beh, chi non si arrabbierebbe, ma questo non deve far cambiare il proprio stile di gioco. Cambiare lo stile in base ad una sconfitta o in base all’idea di recuperare velocemente le fiches perse è solitamente un errore. Giocare condizionati psicologicamente solitamente porta ad erronee valutazioni e ad ingenti sconfitte potenziali. Quello che conviene fare è sicuramente abbandonare il gioco prima che subentrino sconfitte ed errori.
Il giocatore saggio riesce ad abbandonare quando si sente in tilt, il grande giocatore non va in tilt!
Ma non tutti hanno la forza di stringere la mano all’avversario o dichiarare “nice hand” e continuare sereni, con la consapevolezza che ci sarà modo di rifarsi…