Innanzitutto vediamo il concetto di out nel poker, essenziale per capire il resto della strategia. GLi out sono le carte rimanenti nel mazzo che ci permetterebbero di chiudere un punto che diamo per vincente.
Facciamo un esempio, se dopo il flop ho 4/5 di colore, per chiuderlo tra turn e river mi basta che escano una delle rimanenti 9 carte dello stesso seme che sono nel mazzo, quindi ho 9 outs.
Se ho ad esempio in mano 45 e sul flop cade J36, ho esattamente 8 outs per chiudere una scala, i quattro 2 e i quattro 7.
Lo stesso discorso vale anche per combinazioni meno “oggettive”, se ho una doppia dopo il flop (es. T8 e sul flop T8Q) e credo che l’avversario abbia un punto più forte, tipo un colore, devo puntare ad un full, quindi ho 4 outs in totale (i due dieci e i due otto rimanenti).
A questo punto, una volta valutate le carte che mi servono per chiudere il punto non manca che stimare gli outs e le probabilità che ho.
La regola si chiama del 4 e del 2, è una semplice approssimazione, ma è molto vicina ai calcoli reali, ed è infinitamente più immediata ed utilizzabile nel gioco live.
Facciamo un esempio pratico:
Abbiamo un progetto di colore al flop, quindi ho 9 outs (perchè nel mazzo esistono 13 carte per ogni seme) su (52 carte meno le 5 che ho visto dopo il flop = 47 e 52 meno 6 dop il turn = 46) quindi: 9/47 + 9/46 = 38 %
Anche il calcolo degli outs non è semplice, se si vuole farla precisamente. Quindi per fare veloce si può usare la regola del 4 e del 2.
Quindi ho 9 outs dopo il flop ho 9 X 4 = 36% e dopo il turn 9 X 2 = 18%