FASE BOLLA
Questa è la fase più importante di un Sit&go nel poker. Inizia quando al tavolo sono rimasti 3-4 giocatori. L’obiettivo primario di un sit è quello di rimanere in gioco dopo che la bolla è esplosa ed arrivare quindi in the money. Solamente dopo si inizierà a pensare alla vittoria del torneo.
Sarà necessaria molta prudenza e lo stile di gioco da adottare dipenderà dallo stack che ci siamo costruiti nelle precedenti fasi:
- se siamo chip leader, dovremo approfittare del momento e racimolare più chip possibili. Bisognerà essere molto aggressivi, stando attenti a non rilanciare con carte marginali gli short stack, i quali con carte mediocri, verrebbero a vederci per provare a salvarsi da una sconfitta annunciata. I nostri principali bersagli saranno i medium stack. Da chip leader è il momento di mettere una seria ipoteca allo scontro testa a testa.
- se il nostro stack è nella media, non dovremo far altro che cercare di mantenerci attaccando solamente i giocatori con stack simile al nostro. Si dovranno evitare scontri che richiedono di rischiare troppe chip.
- se siamo short stack, dovremo invece rischiare molto di più. Naturalmente dobbiamo valutare se un nostro avversario ha uno stack simile al nostro e cercare di centrare l’obiettivo itm usando quindi più prudenza. Attaccheremo giocatori nella media. Se invece siamo estremamente corti aspetteremo di essere i primi a parlare per mandare con qualsiasi carta.
La bolla è esplosa… ci siamo ancora, non è stato così difficile. Ora la strategia cambia. Si devono “rastrellare” più chip possibili e cercare di arrivare all’hu (heads up nel poker) con uno stack più alto possibile.
FASE FINALE
E’ la più divertente: iniziamo ad aprire il nostro gioco. Dobbiamo togliere di mezzo il terzo incomodo prima di arrivare all’ultima fase del torneo. Rubare i bui in posizione di bottone è la parola d’ordine. Spesso quando si arriva a questo punto il proprio stack inizia a essere corto, e in questo caso (<10BB) si dovrà allora utilizzare il push or fold.
Quali carte giochiamo? Bè, questa è una cosa soggettiva, ma sicuramente dovremo osare molto più rispetto alle altre fasi.
Secondo me, è meglio aggredire con praticamente tutte le ottime carte (riferito al poker texas) (AA, KK, QQ, JJ, TT, AK, AQ, AJ), ma in posizione anche con carte intermedie, per esempio con suited connector più basse.
TESTA A TESTA
Eccoci. E’ il momento decisivo per portare a casa il torneo. Tutto quello detto fino ad ora è solamente fumo. Prima di tutto, valutiamo come gioca il nostro avversario, il nostro stack e il suo.
Con un giocatore chiuso come rivale, da small blind spingeremo con qualsiasi carta per prendere i bui. Viceversa se subiamo rilanci ogni mano perdendo il BB, dovremo essere disposti a fare giocate più proibitive.
La cosa importante è cercare di evitare call che mettano sul piatto gran parte delle nostre chip. Sarà conveniente rispondere a un suo rilancio o con un fold o un re-raise.
Allora ragazzi, che ne dite, è così difficile vincere un Sit? Non direi!
Ovviamente bisognerà avere la fortuna dalla nostra parte perché saremo esposti a certe chiamate obbligate, ma utilizzando questa mentalità sicuramente vedremo un abbondante utile nel lungo periodo.
L’obiettivo di questi due articoli non è quello di modificare lo stile di gioco, ognuno di noi ne ha uno proprio, ma è quello di dare una mentalità e regole di base per poterlo esprimere al meglio.
Come sempre la teoria è fondamentale, ma senza la pratica è come leggere una ricetta di cucina senza provare a realizzarla.
Applicandosi tutto diventerà semplice e, con il tempo, automatico.
Good Luck