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Il Bluff

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Il Bluff è considerata la mossa principe del Poker è lo strumento che, a detta di molti, distingue il giocatore vincente da quello perdente, quello coraggioso da quello prudente, quello veramente convinto dei propri mezzi da quello che lo è meno…

Il Bluff è sempre una tecnica pericolosa, non nego che su un torneo single table o un heads up sia una mossa necessaria se si vuole vedere la fine della partita, però va usato con parsimonia.

Nelle partite alla Texana, unica disciplina della quale posso dire qualcosa, il bluff e il semi-bluff sono entrambi più tutelati dal fatto che già sul flop 5/7 delle carte ci sono, non le avrai te, Ok, però ti fai un’idea più sicura.

Es: io ho in mano il classico 7 2, rilancio al pre-flop, per mandare via un po’ di sfidanti, rimaniamo diciamo in tre, sono in una posizione di vantaggio, di forza, ho rilanciato, un avversario medio si sente un po’ spaventato, come minimo fa più attenzione ai tempi di attesa, alle possibili combinazioni che puoi avere ecc.

Diciamo che lui crede che tu abbia la classica situazione AA o QAh ecc. Escono le carte, se sul flop abbiamo una situazione del tipo:

allora è l’ottimo per il bluff, magari ha chiuso una coppia bassa l’avversario, ma penserà accanitamente che tu abbia un bell’asso nella manica. Che fare? Pensaci un po’ e poi rilancia. OK, e se lui ha un Asso, visto che te non ce l’hai? Può darsi, ma se si ragiona sempre così non si bluffa mai!!!! J

Se invece sul flop abbiamo una situazione del tipo:

allora scappa, non fare nemmeno call, statisticamente in due giocatori almeno una coppia forte è presente, e chiaramente te con 7 e 2 non sei competitivo, meglio lasciare l’orgoglio e foldare su un rilancio, se invece si parla per ultimi (posizione fondamentale per un bluff ben riuscito) si può anche perseguire la strada del bluff, a rischio e pericolo ovviamente!!!!

Perché io con una coppia di J e se percepissi una lieve esitazione (a volte si fa trasparire, datemi retta) non mi vergognerei a rilanciare su una apertura alta…

Il Bluff negli Heads Up è uno degli aspetti imprescindibili della specialità, bisogna partire da una considerazione a monte di ogni mano: il punto più forte alla fine della mano ho il 50% di probabilità di averlo IO! Questo non è poco, non si creda che l’avversario (a meno di colpi di fortuna incredibili) possa vincere 10 mani consecutive allo show down, è la legge dei grandi numeri per cui forzare forzare e ancora forzare nell’uno contro uno. Bluffare, quando si può, puntare a rubare i bui ecc.

I semi-bluff sono un altro strumento importante, intanto diciamo cosa si considera un semi-bluff.

Ad esempio sul flop ha un 4/5 di scala bilaterale e rilancio per far andare via gli altri, che se anche facessero un call portrei, con 8 carte su circa 40 chiudere una scala vincente contro la coppia o la doppia o il tris in possesso.

In realtà la speranza del semi-bluff è quella di rubare il piatto e non andare oltre, perché se poi non esce nessuna delle otto carte ci sono ancora due giri di puntate che possono drasticamente assottigliare il parco fiches… Sicchè una regola, al turn pensaci due volte se non hai ancora chiuso, il bluff non regge più, l’avversario ti segue e ti rimane una sola carta, la più bastarda, il river… Per cui il semi-bluff, a mio modo di vedere le cose è un aspetto importante però anche, molto rischioso, una sola cosa lo rende più efficace del bluff per un giocatore medio, il fatto di apparire più sicuro di se, perché la speranza di chiudere comunque qualcosa rimane e crea un’aura di spavalderia che può spaventare, anche un giocatore esperto

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