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Range nel Poker

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Il Range nel Poker è un concetto abbastanza particolare, in quanto se da una parte è facile da comprendere, dall’altra è difficile da attuare. In questo articolo proveremo a spiegarne il significato a grandi linee e a fornirne qualche esempio.

Il Bilanciamento del Range o Range Balancing, è dato da una serie di range (intervalli), nei quali un giocatore effettua alcune mosse quali il call, il raise, il check raise e così via. In pratica, per rendere il concetto più semplice, potremmo chiederci: quali carte deve tenere l’avversario X affinché possa effettuare un call di preflop?

Il bilanciamento del range serve a farci capire quali tipi di carte portano un nostro specifico avversario ad effettuare determinate mosse. Si ponga in evidenza il carattere specifico di tali range, in quanto ogni avversario è diverso dall’altro e generalizzare, specie in questo caso, è abbastanza difficile. Ovviamente, le categorie rimangono valide in quanto per alcuni range, giocatori appartenenti ad una delle varie categorie quali tight aggressive, tight passive, loose aggressive, loose passive, adotteranno più o meno la stessa logica di gioco. Tuttavia, essendo gli intervalli o range comprensivi di vari valori, questa categorizzazione andrebbe presa maggiormente con le molle.
Si pensi ad un tight passive, ovvero ad un giocatore che in fase di preflop chiama esclusivamente con delle carte alte. Ora, se genericamente questo discorso può essere valido per molti tight passive, il range balancing vuole che si individuano precisamente le carte che potrebbero portare un giocatore al call nel preflop. Così, ad esempio, il giocatore X, potrebbe avere il Calling Range di Preflop nelle carte che vanno dal possesso di due carte alte a partire dal K, fino alla coppia d’Assi, eliminando a priori tutte le altre possibilità. Quindi avremo un range che comprende KA, JJ, QQ, KK, AA. Questo sarà il calling range del giocatore X, in fase di preflop. Questo è solo un esempio, ma lo stesso discorso vale per ogni fase del gioco, e per ogni mossa che va dal call, al raise, al check raise, alla continuation bet e così via. Lo stesso ragionamento si può effettuare per i giocatori di tipo passive e con qualche difficoltà in più per i giocatori di tipo aggressive, specialmente per i loose aggressive, i quali potrebbero persino non tenere conto di alcuna logica di puntata, seguendo solo sensazioni personali. Al contrario, studiare il bilanciamento del range di un giocatore esperto, costituisce il miglior metodo di studio della sua personalità e delle sue logiche di gioco.
Nessuno di noi è totalmente prevedibile, ma un aiuto possiamo averlo dallo studio dei nostri avversari. Ma come studiare il range balancing? Per studiare il range di un determinato giocatore, potremo innanzitutto annotarci o ricordarci la puntata effettuata inizialmente e poi, in caso di showdown, vedere con quali carte ha effettuato tale mossa. Se ad esempio un giocatore di tipo tight passive chiama, potremo cercare di capire, studiando un determinato numero di situazioni, con quali carte chiama e con quali no. La stessa operazione potremmo svolgerla anche senza giocare, seguendo le partite come esterni.

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