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Selezione delle mani iniziali nel poker

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Nel Poker, la mano iniziale gioca un importante fattore nello sviluppo del gioco e nelle probabilità di successo. La selezione delle mani iniziali nel Poker, è un processo mentale che tutti i giocatori svolgono automaticamente, sin dalle prime partite.
Ciò che c’è da capire è se ci sia o meno un range di carte che costituisca una soglia per poter procedere il gioco o se in alternativa ce ne sia un’altra per la quale è consigliabile abbandonare. In questo senso, potremmo procedere distinguendo il Texas Holdem dall’Omaha, dato che nel primo la selezione prevede lo studio di due sole carte, mentre l’Omaha ne prevede quattro, di cui due da utilizzare obbligatoriamente. Procedendo per ordine, proviamo a capire come ottimizzare la selezione delle mani iniziali nel poker Texas Holdem.
Ovviamente, se le nostre due carte coperte comprendono una coppia di carte alte tra cui AA, KK, QQ, JJ non ci sarebbe nessun motivo per non avanzare nel gioco, a meno che non ci siano alti rilanci. In tal caso la coppia di Jack perderebbe valore, così come in parte quella di Q. Tuttavia, ogni giocatore può sperare anche nella propria buona sorte che, con un flop favorevole, potrebbe benissimo portare un altro Jack, ottimo presupposto per poter arrivare fino al river, persino con un all-in avversario. In genere, all’inizio è consigliato disporre di due carte alte, oppure di una carta qualsiasi legata ad un Asso.

Per una buona partenza, sono anche interessanti due carte suited, ovvero dello stesso colore, di cui almeno una sia alta. Un altro caso, è costituito dalle carte consecutive. In questo caso, non è importante che siano alte, ma quanto il considerare lo sviluppo delle altre fasi. In caso di forti rilanci, sia due carte suited sia due carte consecutive, non bastano per avere la sicurezza di un gioco prudente.

Passiamo ora a considerare il caso del poker Omaha, in cui ogni giocatore riceve quattro carte di cui, a differenza del Texas Holdem, dovrà utilizzarne obbligatoriamente la metà. Infatti, mentre nel Texas Hold em, il punteggio finale può essere creato unendo anche una sola carta (o nessuna), nel poker Omaha ogni giocatore deve utilizzare esattamente due delle quattro carte che possiede. In questo caso come si può definire se una mano iniziale sia favorevole o meno?

La situazione, inoltre si complica ulteriormente quando si parla dell’Omaha Hi Lo, in cui alla spartizione del pot, concorrono sia punteggi alti sia punteggi bassi. In caso di Omaha High, ovvero la variante in cui vincono esclusivamente i punteggi alti, è consigliabile vedere il flop se si dispone almeno di una coppia. In caso di rialzi, allora di una coppia alta. Nel caso giocassimo all’Omaha Hi Lo sarebbe tutto diverso, in quanto per i punti bassi, la scala ed il colore non esistono, perciò potremmo considerare due ottime carte tutte quelle carte basse in combinazione con l’Asso: A2, A3, A4, A,5 tra tutte. In questo caso, invece di high cards, si parla di low cards.

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